Teatro Cinque, Milano
- ll TeatroCinque, fondato da Alessandro Del Bianco, nasce, con il nome Seme di Marzo, nel 1989 a Milano, e dopo un breve vagabondaggio approda in un sottoscala in via Pavia, sul naviglio pavese. Nel 1992, trasferitosi in via Fusetti, in un locale più idoneo agli spettacoli, e avendo infittito la collaborazione con il Consiglio di Zona 5, la sala prese il nome di Teatro Cinque, ossia Teatro della zona 5. Dal 2002 inizia la ristrutturazione degli spazi di via Ascanio Sforza, per tornare ad essere oggi il teatro dei navigli. Da sempre l'attenzione è verso una proposta culturale di teatro off, con ospitalità anche internazionali, presentate alla città di Milano e in particolare alla Zona navigli, che già alla fine degli anni '80 non offriva grandi stimoli, fatta eccezione per i locali e i ristoranti, oggi cresciuti a dismisura.
Programmazione Spettacoli:
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Periodo |
dal 16 al 28 marzo 2010 |
Giorni
/ Orari
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mar-mer-ven-sab-dom ore 21
giovedì ore 19.30
lunedì riposo |
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con Papido.it |
Euro 8,00 invece di Euro 10,00 |
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ATTENZIONE: I prezzi indicati sono validi SOLO con invito Papido. Per usufruire degli sconti Stampa l'invito e presentalo alla cassa del teatro! |
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INFORMAZIONI SPETTACOLO:
dal romanzo di Witold Gomborwicz drammaturgia e regia di Paolo Modugno
Ferdydurke si propone di mostrare l'aspetto tragico dell'evoluzione. Prova a esprimere il conflitto
eterno tra l'uomo e la sua forma, conflitto tanto doloroso oggi come nei secoli scorsi. C'è un vero e
proprio odio, e paura e vergogna, dell'uomo nei confronti dell'informe e dell'anarchia. L'intero
campo dei rapporti interpersonali è presentato come il terreno di continua violenza e
manipolazione da parte degli altri, dove il più forte impone al più debole una maschera sociale ,
sempre inadeguata, deformata e grottesca; l'io è in continuo stato d'assedio, plasmato dallo stato
degli altri.L'uomo è diviso in parti disarmonizzate, dove il respiro è condizionato dall'inadeguatezza
interna che si esprime all'esterno con brutture e storture dove i cuculizzatori penetrano l'aria
attraverso un grosso ditone indicatore e i cuculizzati si nascondono nell'ombra del dito. Tutto si
riduce a una lotta di forme dove la vera essenza rifugge la realtà per mostrarsi in tutta la sua
violenza.
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