Adam Port Dj internazionale Bio Adam Port Era un tizio Hardcore quando aveva 16 anni, niente cazzate. Non si parla di Rotterdam Hardcore...ma bensì hardcore made in USA, roba morta che rivive in Adam.Si sa, una delle peggiori falle degli ambienti techno e la tendenza dei dj ad auto referenziarsi. Dalla tua biografia sei un Dj emergente, hai cominciato a fare musica per merito (o colpa) di una registrazione trovata sotto la sezione underground-resistance in camera di tuo fratello maggiore all'età di 16 anni, ritenuta una reliquia alla pari del Santo Graal. Gli anni seguenti al ritrovamento, hai lasciato il segno a Detroit, Chicago, NY....fino a Berlino, ti sei dotato di turntables e traccie bomba e giuri di non guardare oltre il bordo della tua MKII dal 1834.La bio di Adam Port è differente. Era un tizio Hardcore quando aveva 16 anni, niente cazzate. Non si parla di Rotterdam Hardcore...ma bensì hardcore made in USA, roba morta che rivive in Adam. Dopo venne l'hip hop, e con l'hip hop mise le mani su di un giradischi, annusò l'odore dei vinili e si evolse in un dj. Poi cadde finalmente sulla mattonella giusta, TECNHO. Questo assorbire sonorità da ambienti diversi, dandosi una delle migliori chance per il proprio sviluppo artistico, è la ragione essenziale del perchè la presenza in consolle di Mr. Port è così unica. Il ragazzo non pone limiti sulle proprie produzioni, è solo enfasi proiettata verso la ricerca di stile. Uno stile contagiato dal Dub, DanceHall, Rap, Soul e pure Rock psicadelico. Tutto questo applicato sia alle produzioni sia ai djset.Quello che sta facendo Adam, è interporre le proprie mani fra sonorità House e Techno...ma alla fine ne viene fuori sempre qualcosa di speciale. E' nel suo stile